Mercato Libero o Maggior Tutela: differenze e vantaggi, ecco cosa fare

Cosa conviene scegliere per la propria fornitura di energia elettrica e gas? Ogni cittadino, infatti, è libero di optare per un’offerta di un fornitore del mercato libero, oppure di rivolgersi al gestore del servizio di mercato tutelato.

Ma qual è l’opzione più conveniente e preferibile, soprattutto considerando che il mercato tutelato verrà abolito a fine giugno 2020?

Nel post di oggi approfondiremo ciascuna delle due opzioni, cercando di comprenderne vantaggi e svantaggi.

Cos’è il Mercato libero?

Per comprendere a fondo cosa si intende con mercato libero e servizio di maggior tutela, cerchiamo prima di tutto di capire a grandi linee come funziona il mercato dell’energia e del gas. L’energia elettrica arriva ai consumatori dopo essere passata attraverso tre fasi:

  • produzione o generazione dell’energia;
  • trasporto;
  • distribuzione.

Altrettante sono le fasi attraverso cui deve passare il gas, anche se la prima è meglio definibile come “lavorazione” invece che come “generazione”.

Il regime di mercato libero contempla che le aziende fornitrici di energia e gas possano competere tra di loro facendosi concorrenza senza vincoli di prezzo e distribuzione. Il cliente, perciò, può scegliere quella che preferisce comparando i costi e scegliendo le tariffe che gli sembrano più confacenti alle sue esigenze.

Questa tipologia di mercato dell’energia non va confusa con quella denominata “mercato tutelato” o “mercato a maggior tutela”, che approfondiremo successivamente e in cui i prezzi sono stabiliti a priori da un ente parastatale.

Anche se nel mercato libero non ci sono vincoli, tuttavia non si deve pensare a modalità totalmente sregolate di determinazione del prezzo: a tutela del consumatore, infatti, il regime di concorrenza tra gli operatori è regolato da obblighi decisi da ARERA: Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti.

Inoltre, se da una parte, come abbiamo visto, sono state liberalizzate produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita dell’energia e del gas, d’altro canto il trasporto e la distribuzione in gestione ad alcuni “soggetti concessionari” in regime di “monopolio naturale” o di concessione. Anche le tariffe operate dai soggetti concessionari sono fissate dall’ARERA.

Dunque la principale “contrattazione” tra cliente e fornitore avviene per determinare il prezzo di acquisto dell’energia e del gas. Gli effetti della liberalizzazione si collocano quindi nella prima fase di mercato.
Nella bolletta, perciò, il costo che cambia è quello alla voce “spesa per l’energia”, mentre rimangono invariati quelli relativi a trasporto, gestione del contatore e oneri di sistema.

Il “decreto Bersani” e il “decreto Letta”

Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica è nato dopo il decreto Bersani del 16 marzo 1999, che ha decretato la liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia; mentre il punto d’inizio dello sviluppo del mercato libero del gas è stato il decreto legislativo del 23 maggio 2000 n.164, il cosiddetto “decreto Letta”. Infatti in Italia, dagli anni ‘60, l’energia elettrica era gestita solo da Enel, mentre il gas solo da Eni.

In seguito, il 1° gennaio 2003 è stata completata la liberalizzazione del mercato del gas, e il 1° luglio 2007 si è concluso il processo riguardante il mercato dell’energia elettrica: l’Italia si è dunque allineata al resto dell’Unione Europea.
Il decreto Bersani e il successivo decreto legge n.73/07 si sono basati entrambi sulle direttive del Parlamento dell’Unione Europea sull’argomento (direttiva UE 96/92/CE), mentre il decreto Letta si è basato sulla direttiva n. 98/30/CE del 28 giugno 1998, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale.

Cosa vuol dire “passare al mercato libero”?

Se non ci si è mai posti il problema della fornitura di gas e luce, venendo a sapere di queste possibilità potrebbe sorgere la domanda se la propria fornitura sia nel servizio di maggior tutela o nel mercato libero. La risposta è semplice: se non è mai stato cambiato fornitore, si aderisce sicuramente al servizio di maggior tutela. Per esserne certi basta controllare la bolletta: su di essa, infatti, vi è sempre scritto “mercato libero” se la propria fornitura di gas e luce avviene in questa modalità.
Se invece si decide di passare a un nuovo fornitore, ad esempio dal Servizio Elettrico Nazionale (ex Enel Servizio Elettrico) a Bluenergy, per via delle tariffe più interessanti e convenienti di Bluenergy, allora si passa al mercato libero.

Passare al mercato libero è obbligatorio? Alcuni esempi di tariffe

Non è ancora obbligatorio avere un fornitore di gas e luce appartenente al mercato libero, ma presto lo sarà; tuttavia approfondiremo la questione nei paragrafi dedicati alla maggior tutela.

Per aiutare gli utenti che ancora non hanno fatto questo passaggio, affinché non rimanessero disorientati di fronte alle tante offerte disponibili e capiscano cosa sia meglio fare, sono state predisposte due soluzioni, di cui una è recentemente caduta in disuso:

  • Tutela SIMILE: è un’offerta per la fornitura di energia elettrica di famiglie e piccole imprese che ha preso il via da gennaio 2017, ma ora non è più permesso sottoscrivibile: essa permetteva l’adesione volontaria a una fornitura del mercato libero ma con una struttura contrattuale standard definita dall’Autorità. Il cliente poteva scegliere di aderire alla Tutela SIMILE fino al 30 giugno 2018 e il contratto aveva una durata massima di 12 mesi.
  • Offerta PLACET: è un’offerta appositamente rivolta a famiglie e piccole imprese che dal 1° gennaio 2018 è inserita tra le offerte di tutti i venditori di elettricità e gas del mercato libero. Il nome “PLACET” è un acronimo, e significa Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela: dunque quest’offerta, sebbene erogata dai venditori del mercato libero, possiede condizioni contrattuali prefissate e definite dall’Autorità. I prezzi sono comunque liberamente stabiliti dal venditore, ma sono associati a una struttura chiara e comprensibile; inoltre, i venditori dovranno inserire un’offerta PLACET a prezzo fisso e una a prezzo variabile, sia per la fornitura del gas che per quella dell’elettricità, e non potranno inserire in essa servizi aggiuntivi, ma prevedervi solo la fornitura di energia.

Il passaggio al mercato libero conviene?

Rispetto al servizio di maggior tutela, il mercato libero presenta molti vantaggi, a partire dalle sue principali caratteristiche:

  • concorrenza tra gestori: la pluralità di fornitori fa sì che essi siano spinti ad offrire un servizio migliore ad un prezzo vantaggioso, in modo tale da essere scelti dagli utenti; inoltre, è vero che sono proprio i gestori a decidere i prezzi, ma il consumatore viene sempre e comunque tutelato dall’Autorità. Il controllo dell’Autorità viene evidenziato anche dal fatto che la bolletta è caratterizzata da tre prezzi diversi: il consumo netto di gas, le spese di trasporto, gli oneri di sistema. Perciò le diverse compagnie potranno regolarsi sulle tre tariffe, ma senza raggiungere picchi troppo elevati in una o l’altra;
  • offerte “dual”: si chiama così quella tipologia di offerte che vale sia per l’utenza del gas che per quella della luce. Ciò è reso possibile dal fatto che, nel mercato libero, si può avere un unico gestore per il gas e l’energia elettrica, cosa che non è permessa all’interno del mercato tutelato;
  • quantità di offerte disponibili e varietà di fornitori: mentre nel mercato tutelato l’offerta è una sola e decisa dall’Autorità, all’interno di quello libero si può scegliere tra un vasto ventaglio di offerte, e si può quindi trovare quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio stile di vita;
  • tariffe a prezzo bloccato: se all’interno del mercato tutelato i prezzi vengono aggiornati ogni 3 mesi, nel mercato libero è possibile trovare offerte in cui il prezzo rimane fisso per uno, due o tre anni, facendo così risparmiare l’utente e mettendolo al sicuro dagli aumenti di prezzo all’ingrosso.
  • servizi digitali: bollette e consumi possono essere monitorati tramite app, email, portale web dedicato;
  • offerte verdi: il mercato libero dà la possibilità di rifornirsi di luce e gas con offerte vantaggiose che contemporaneamente garantiscono energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili;
  • sconti e servizi aggiuntivi.

Perché passare al mercato libero? Come farlo e quanto costa

Secondo la Legge sulla Concorrenza (L. 124/17), da luglio 2020 non sarà più possibile continuare la fornitura di luce e gas secondo il servizio di maggior tutela; è bene quindi che entro il 30 giugno 2020 tutti gli utenti che ancora appartengono a quest’ultimo regime cambino il proprio gestore, passando quindi al mercato libero.

Il passaggio è semplice e non comporta alcuna interruzione di fornitura gas e luce nè temporanee riduzioni della qualità del servizio.
Per richiedere il passaggio dopo aver selezionato quello che offre la soluzione di prezzo più adatta alle proprie esigenze, basta fare la richiesta di Switch al nuovo gestore. In seguito a ciò, sarà il nuovo fornitore a comunicare a quello vecchio la volontà del proprio cliente, gestendo il passaggio senza ulteriori seccature per l’utente.
Il cambio di fornitore avviene definitivamente entro due mesi. Il passaggio è completamente gratuito.

Maggior tutela: cos’è?

Il servizio di maggior tutela è la condizione di mercato in cui i consumatori possono accedere all’energia, al gas o al sistema idrico usufruendo di condizioni contrattuali ed economiche fissate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) ogni tre mesi, in base all’andamento del petrolio e del gas.

In particolare, il termine “maggior tutela” viene usato per il mondo riguardante l’energia elettrica, mentre per il gas si utilizza di più il termine “servizio di tutela”.

Il servizio di maggior tutela viene applicato alle utenze domestiche, a quelle per usi diversi dall’abitazione, e per le piccole imprese connesse in bassa tensione che hanno meno di 50 dipendenti e non superano un fatturato annuo di 10 milioni di euro.

Le piccole imprese (PMI) e il cliente domestico sono servite in maggior tutela qualora non abbiano mai effettuato cambi relativamente al venditore scelto, né siglato con esso un accordo nel mercato libero. Stessa cosa se ne hanno richiesto l’applicazione dopo aver receduto da un contratto nel mercato libero. Sono serviti in condizioni di maggior tutela anche le PMI e i clienti domestici rimasti senza fornitore, ad esempio a causa del fallimento di quest’ultimo.

Per quanto riguarda il gas, il servizio di tutela è rivolto a clienti domestici e condomini che ne fanno un uso domestico con consumi annui inferiori o uguali a 200.000 Smc. L’utente rientra nel servizio di tutela se, fra le proposte del venditore, ha scelto quella a condizioni stabilite dall’Autorità, oppure se non ha mai cambiato venditore dopo il 31/12/2002.

La fine del mercato tutelato: cosa fare?

Il processo di liberalizzazione prevede che nei vari stati europei il mercato tutelato dell’energia e del gas venga progressivamente abbandonato. In Italia ciò avverrà definitivamente dal 1° luglio 2020, a seguito della promulgazione della Legge sulla Concorrenza (Legge n.124/2017).

Questo cosa significa? Che entro il 30 giugno 2020 chi non è già in regime di mercato libero dovrà scegliere un gestore ed effettuare il passaggio.

Tuttavia, dato il vasto impatto che questa operazione avrà, dovendo essa coinvolgere moltissime famiglie italiane, sono state prese precauzioni ed elaborate alcune tutele per educare i consumatori e preparare il mercato a questo grande cambiamento.

In particolare, gli utenti che al 30 giugno 2020 ancora non avranno scelto un fornitore del mercato libero, potrebbero essere assegnati al cosiddetto servizio di salvaguardia.

Fine del mercato tutelato: come scegliere in modo consapevole

Come abbiamo visto nel precedente paragrafo, è importante non farsi cogliere impreparati al momento in cui verrà abolito il mercato tutelato: il mercato libero è un mare magnum e si può correre il rischio di lasciarsi disorientare dalle tante offerte, tuttavia questo momento di cambiamento può anche essere visto come la circostanza giusta per scegliere una tariffa realmente adatta al proprio stile di vita e alle proprie esigenze.

I prezzi del mercato libero: prezzo fisso, prezzo variabile

Ma in che modo sono strutturate le tariffe all’interno del mercato libero?

Le principali offerte sono di due tipi:

  • a prezzo fisso
  • a prezzo variabile

Quelle a prezzo fisso prevedono che il cliente paghi la materia prima a un prezzo fisso applicato per un periodo prestabilito (in genere almeno 12 mesi). Questa opzione permette al cliente di sapere che, indipendentemente dall’andamento dei mercati, l’energia avrà per lui sempre lo stesso prezzo.
Inoltre, le offerte a prezzo fisso possono contenere una tariffa bioraria o monoraria: nel caso della tariffa bioraria, i costi sono diversi a seconda della fascia oraria in cui viene consumata l’energia (ma fissi durante l’anno), mentre la tariffa monoraria prevede che il prezzo della materia prima sia uguale durante l’intera giornata.

Le offerte a prezzo variabile (o indicizzato), invece, sono strutturate in modo esattamente opposto a quelle a prezzo fisso, ovvero legando l’applicazione del costo all’andamento del mercato. Il cliente quindi sa che pagherà la materia prima in modo proporzionale all’andamento reale del suo indice.

La tutela simile non esiste più: com’era strutturata?

La tutela simile, come abbiamo visto prima, non esiste più; tuttavia, in questo paragrafo cerchiamo di approfondirne il funzionamento, per comprendere meglio tutti gli step con cui si è cercato di abituare i consumatori al passaggio dal mercato tutelato al mercato libero.

In pratica, grazie all’offerta tutela simile ogni utente che ancora si riforniva attraverso il mercato tutelato poteva decidere volontariamente di aderire via web a una fornitura del mercato libero, ma con una struttura contrattuale standard definita dall’Autorità.
Si poteva decidere di aderire alla Tutela Simile fino al 30 giugno 2018 , mediante un portale web dedicato e senza costi di intermediazione. Il portale era gestito dall’Acquirente Unico e raccoglieva le offerte selezionate, dando così la possibilità al cliente di consultare quelle dei diversi fornitori.

Non tutti i gestori potevano proporre un’offerta di Tutela Simile: i venditori del mercato libero che volevano partecipare dovevano prima essere “ammessi”, ovvero possedere alcuni requisiti di onorabilità, operatività e solidità economica e finanziaria, verificati e monitorati periodicamente. Dovevano inoltre avere al loro attivo almeno 100.000 clienti, di cui 50.000 solo per l’elettricità. Inoltre era previsto un tetto al numero di clienti che ogni gestore poteva fornire con la Tutela Simile.
Il prezzo di Tutela Simile era comparabile a quello della maggior tutela, ed era anch’esso aggiornato trimestralmente.

Se si è già aderito al mercato libero, si può tornare al servizio di Maggior Tutela (energia) o al servizio tutelato (gas)?

Se, pur avendo già aderito al mercato libero, si ritiene opportuno ritornare al servizio di maggior tutela o al servizio tutelato, è possibile farlo recedendo dal contratto del proprio attuale fornitore. Nel caso del gas, coloro che ne hanno diritto sono solo gli utenti domestici e i condomini ad uso domestico con consumi fino a 200.000 Smc all’anno.

Le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela – Pro e Contro

Riassumendo, proviamo a enunciare in breve le differenze più eclatanti tra mercato libero e maggior tutela, per capire in modo più adeguato quale sia meglio scegliere tra i due:

  • i prezzi del mercato tutelato sono aggiornati trimestralmente e decisi dall’Autorità; nel mercato libero, è possibile trovare offerte in cui il prezzo è bloccato per un determinato periodo di tempo;
  • i prezzi all’interno del mercato libero sono soggetti a concorrenza, quindi possono essere più competitivi e adattati alle esigenze del cliente;
  • nel mercato libero si può avere un unico gestore per la fornitura sia del gas che della luce, mentre nel mercato tutelato no;
  • il mercato libero permette di accedere a numerosi servizi per aumentare il comfort domestico, e di usufruire di vantaggi quali per esempio l’acquisto, con pagamento rateale in bolletta, di caldaie, condizionatori e altri elettrodomestici.

Quando paghi la bolletta, cosa paghi? Continua ad approfondire con i nostri articoli sulle “Imposte sul gas” e le “Imposte sull’energia elettrica”.

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